Ansia

Cosa è l'ansia

L’ansia è una risposta normale e fisiologica di attivazione a un pericolo oppure a uno stress psicologico, di grado variabile, che tutti possono vivere. Quando l’ansia è fisiologica ci prepara ad affrontare in modo adattivo una possibile situazione difficile, o un pericolo, predisponendo la persona ad una risposta di attacco o fuga.
A volte però, l’ansia può diventare patologica e, quindi, disfunzionale.
Si tratta di un’ansia persistente e intensa che interferisce con le proprie prestazioni; può creare disagio e difficoltà nelle relazioni sentimentali e sociali, rende difficile affrontare le situazioni di tutti i giorni che non sono realmente pericolose.
L’ansia patologica diventa così limitante per l’individuo.
L’ansia è un disturbo che interessa non solo gli adulti ma anche bambini ed adolescenti.
Nei bambini e negli adolescenti le preoccupazioni più frequenti possono riguardare le prestazioni scolastiche presenti e future, le prestazioni sportive, le relazioni sociali, la possibilità di subire aggressioni o del verificarsi di disastri naturali.
L’ansia ha un certo grado di comorbilità con altri disturbi, come difficoltà relazionali, disturbo del comportamento alimentare, depressione.

Sintomi dell'ansia

L’ansia può esprimersi attraverso il corpo con la comparsa di dolori fisici che non hanno una reale origine organica: si parla di ansia somatizzata.

Mente e corpo sono fortemente interconnessi e così, quando l’ansia, i pensieri ossessivi, lo stress diventano eccessivi e si protraggono nel tempo possono manifestarsi attraverso  il corpo.

La sintomatologia dello stato ansioso è vasta e cambia da persona a persona.

Tuttavia due sono le tipologie principali di sintomi: sintomi psicologici e sintomi fisici.

Diversi tipi di ansia

Preoccupazione costante, eccessiva e incontrollata, sproporzionata rispetto alla realtà dei fatti, e non rivolta ad uno specifico oggetto o situazione. Può essere presente nei bambini, negli adolescenti o negli adulti. Caratteristica del disturbo d’ansia generalizzata è la manifestazione di sintomi ansiogeni protratti nel tempo, anche in assenza di veri e propri fattori o eventi esterni che li scatenino.
Si manifesta come un’eccessiva paura o ansia riguardante la separazione da casa o dalle figure di riferimento per il bambino. È un fenomeno normalmente presente durante lo sviluppo neuropsicologico del bambino che, in genere, tende spontaneamente ad attenuarsi dopo i 2 anni, e a scomparire completamente prima dello sviluppo puberale.
Chiamata anche fobia sociale, è una condizione di paura o ansia eccessiva per situazioni in cui ci si sente esposti al giudizio altrui.
È un breve periodo di estremo malessere, ansia o paura che si manifesta all’improvviso ed è accompagnato da sintomi fisici e/o emotivi. L’attacco di panico può indurre sintomi come dolore toracico, senso di soffocamento, vertigini, nausea e respiro affannoso. Chi vive un attacco di panico ha la sensazione di sentirsi morire.
Si manifestano con ansia e paura intense, immotivate e persistenti per determinate situazioni, circostanze o oggetti. Possono essere presenti nei bambini o negli adulti. Le fobie più comuni possono avere come oggetto animali, insetti, temporali, suoni forti, buio, sangue e ferite, visite mediche o dentistiche, altezza, luoghi chiusi.

Tecniche per contrastare l'ansia

La prima tecnica per imparare a gestire l’ansia è sicuramente riconoscerla: comportarsi come se non esistesse non è affatto la soluzione, anzi servirà solo ad aumentare ancora di più i sintomi.

È possibile poi provare ad utilizzare alcune tecniche per gestire l’ansia e ridurne l’intensità.

Ecco alcune strategie:

Quando l’ansia si impossessa di noi il respiro “si accorcia” e, involontariamente, cominciamo a respirare solo con la parte alta dei polmoni. Un tipo di respirazione molto utile, in caso di ansia, è la respirazione diaframmatica o addominale, che permette di respirare con il diaframma anziché con i polmoni. I respiri devono essere lenti e profondi, si deve utilizzare la parte bassa dei polmoni attraverso la respirazione diaframmatica. La respirazione è molto efficace per ridurre lo stato di attivazione che accompagna l’ansia. Controllare il respiro sarà quindi di enorme aiuto per riuscire a mantenere il controllo e trattenere l’istinto di fuggire, tipico di un attacco d’ansia. Fuggire fisicamente dalla situazione in cui ci si trova, può abbassare l’ansia ma farà crescere la paura.
Prima di tutto è importante sapere che tutto dipende dal nostro modo di pensare. Quello che siamo, quello che facciamo, quello che diventeremo dipende essenzialmente dai pensieri che coltiviamo nella nostra mente. L’ansia ha a che fare con pensieri legati a preoccupazioni e paure. Se permettiamo loro di invadere continuamente la nostra mente e lasciamo che pensieri negativi siano il pensiero principale e continuo finiremo per esserne logorati. Per questo diventa fondamentale spostare il pensiero su un’altra attività; ad esempio descrivendo un oggetto presente nella stanza, contando all’indietro partendo da mille, pensando a nomi di persone che iniziano con la stessa lettera. Queste attività aiutano a spostare l’attenzione dal contenuto ansioso ad un oggetto neutro da punto di vista emotivo. È importante poi pensare a cose costruttive e positive ad es: come migliorare la carriera professionale; come rendere felici le persone che ami; leggere un buon libro.La respirazione è molto efficace per ridurre lo stato di attivazione che accompagna l’ansia. Controllare il respiro sarà quindi di enorme aiuto per riuscire a mantenere il controllo e trattenere l’istinto di fuggire, tipico di un attacco d’ansia. Fuggire fisicamente dalla situazione in cui ci si trova, può abbassare l’ansia ma farà crescere la paura.
L’ansia spesso fa paura perché è intangibile e non sappiamo come gestirla. Cerca di visualizzarla e di renderla reale attraverso l’immaginazione. Prova a darle una forma, un colore o altre caratteristiche per focalizzarla. Guardarla in faccia permette di non averne più paura e mandarla via.
Se svolta in modo regolare (tre volte a settimana per 30 minuti è sufficiente), l’attività fisica produce molti benefici sia sul corpo che sulla mente. Lo sport, se praticato senza eccessi e con regolarità, può prevenire e alleviare i sintomi dell’ansia e dello stress poiché aumenta il rilascio di endorfine. Le endorfine sono sostanze prodotte dal cervello, dotate di proprietà di tipo analgesico ed eccitante, sono capaci di regolare l’umore.

Avolte può essere difficile capire cosa genera in noi l’ansia e riuscire poi a gestirla da soli. In questi casi, uno psicoterapeuta può aiutare a focalizzare il problema, insegnare delle tecniche di gestione dell’ansia e, soprattutto, guidare nella comprensione della sua origine. Risolvere il sintomo infatti serve sicuramente a stare meglio, ma non è sufficiente: per stare veramente bene è necessario approfondire le cause affinché il sintomo non si ripresenti!

Trattamento dell’ansia

Tutte le forme patologiche di ansia e fobia possono essere trattate attraverso un percorso di psicoterapia mirato.

La psicoterapia può talvolta essere associata a una farmacoterapia di sostegno.

La terapia per la riduzione dell’ansia può includere sessioni di EFT, tecniche di mindfulness e di rilassamento.